Protocollo di intervento in 20 sedute per i DCA
L’intervento per i disturbi del comportamento alimentare, si struttura sulla base dei diversi protocolli di intervento, formulati dalla psicoterapia breve strategica, seguendo rigorosi passaggi, a seconda del tipo di disturbo presentato.
La presa in carico della persona, spesse volte minorenne, avviene attraverso la conoscenza delle figure genitoriali della stessa, oltre che della persona interessata alla terapia.
L’intervento prevede anche un colloquio nutrizionale con la specialista del Centro, in quanto oltre ai parametri fisiologici fondamentali per la comprensione della dimensione patologica, vi è la necessità di un allineamento terapeutico che segue il modello di intervento Strategico.
Verrà svolta quindi una visita completa, sia psicologica che nutrizionale, con la compresenza dei genitori della persona da assistere. Nel caso fosse maggiorenne, chiediamo comunque la presenza di alcune figure significative dell’assistita/o alla prima visita.
La prima visita quindi ha lo scopo di identificare il disturbo alimentare nei suoi parametri sia macroscopici (diagnosi nosografia), sia quelli che ne identificano il SPR, il Sistema Percettivo Reattivo, che ne mantengono la struttura (diagnosi funzionale). La prima visita si inquadra pertanto come fondamentale per l’inizio di una terapia che, come da modello strategico, inizia fin da subito.
La frequenza degli incontri sarà valutata solo al momento della prima visita, e andrà da una volta la settimana ad una volta ogni due settimane e, nei casi previsti dalla specificità del disturbo, sarà condiviso con la nutrizionista del Centro.
Ad ogni incontro, calendarizzato per 20 sessioni, verranno affrontate le aree tematiche evidenziate nella sessione precedente, con i relativi responsi alle prescrizioni date.
Le prescrizioni, sono delle indicazioni terapeutiche (non dei consigli), che nella Terapia Breve Strategica servono a sollecitare dei cambiamenti attraverso la riformulazione delle prospettive che solitamente “ingabbiano” la persona nel suo disturbo.
Le prescrizioni, così come tutte le manovre psicoterapiche che avvengono seduta per seduta, hanno una logica che segue un protocollo rigoroso a cui sono stati sottoposti migliaia di pazienti e su cui vi è un’alta percentuale di riuscita.
Il trattamento è di tipo intensivo per i primi 3 mesi, per poi scendere gradualmente a fronte dei primi importanti risultati, così da permettere al paziente di “normalizzare” il cambiamento, svincolandosi al tempo stesso dal team terapeutico, col fine ultimo di renderlo/a più consapevole ed autonomo/a rispetto alle proprie scelte ed alla gestione emotiva alla base di esse.
Gli incontri hanno la durata massima di 50 minuti oltre quelli necessari ad un controllo con la Nutrizionista del Centro, quando previsti (a seconda del disturbo). Sono previsti inoltre dei colloqui con i genitori sia nel caso di minori, sia nel caso di persone della maggiore età. In quest’ultimo caso, potrebbero rendersi necessari anche colloqui con altre figure significative per la persona in terapia.
La totalità del trattamento proposto prevede 20 incontri spalmati su 7 mesi. Sono previsti poi incontri di follow-up a distanza per controllarne il mantenimento fino ad un anno dal termine della terapia.
In cosa consiste la terapia:
La Psicoterapia Breve Strategica, agisce sulle emozioni che regolano i pensieri e non il contrario. Se ci facciamo caso, quando qualcosa ci piace o ci preoccupa, ci pensiamo spesso, a volte non riusciamo proprio a distaccarcene. I pensieri sono tenuti a “galla” tanto più sono forti le emozioni che vi sono sotto. Tentare quindi un cambiamento passando per la ragione, è uno sforzo arduo e complesso. Per agire sulle emozioni, che andranno poi a riformulare i pensieri, la Psicoterapia Strategica interviene in due modi: in seduta e fuori dalla seduta.
Nel primo caso, le manovre svolte dal terapeuta saranno di favorire un cambiamento percettivo nel paziente, passando attraverso riformulazioni delle prospettive dello stesso, per arrivare a fargliele sentire dal secondo caso, fuori dalle sedute, attraverso prescrizioni da seguire tra una seduta e l’altra.
Perchè 20 sedute?
Le 20 sedute sono necessarie per evidenziare in disturbi complessi, come quelli del comportamento alimentare, uno sblocco concreto, tale da poterci restituire una buona riuscita dell’intervento. La terapia strategica, infatti, non concerta piani terapeutici no-limits, senza essersi posti obiettivi di riscontro circa il buon andamento del trattamento. In molti altri disturbi psichici, siamo soliti darne 10, ma in questi casi proponiamo un trattamento programmato di più ampio respiro, in modo da intervenire su più fronti, quello psicologico, quello nutrizionale ed eventualmente quello medico.
Cosa distingue la Psicoterapia Strategica dalle altre psicoterapie?
La psicoterapia strategica è un intervento solido e collaudato, che ha al suo interno tecniche di sblocco psicologico efficaci e, sopratutto, efficienti, ovvero visibili in tempi ridotti. La TBS (Terapia Breve Strategica), ha sviluppato moltissimi protocolli terapeutici in oltre trent’anni di ricerca intervento grazie al maestoso lavoro condotto da P. Watzlavick e G. Nardone prima e dal Prof. G. Nardone ed i suoi ricercatori poi.
I protocolli sono strutturati da ciò che empiricamente ha visto risultati non solo incoraggianti, ma risolutivi per moltissimi disturbi psichici, permettendo di raffinarli nel tempo e di replicarli da centinaia di psicoterapeuti strategici in tutto il mondo.
La psicoterapia strategica, lavora nel presente su ciò che mantiene il disturbo e non va alla ricerca del passato che potrebbe averlo causato. Questo non perchè non lo riteniamo importante, ma perchè attualmente sono le T.S. (tentate soluzioni) a mantenere il disturbo e non ciò che lo iniziò anni prima.
La psicoterapia strategica, inoltre, adotta logiche di intervento diverse, focalizzandosi sulla sostanza che guida il comportamento, la percezione. Nei disturbi del comportamento alimentare, più che in altri disturbi, ciò che più risulta evidente è la dis-percezione che si ha del proprio corpo.
La psicoterapia strategica muove le sue azioni terapeutiche attraverso interventi finalizzati all’esperienza emozionale correttiva (Franz Alexander).
Ad ogni sessione, sia i pazienti che la sua famiglia riceveranno delle prescrizioni terapeutiche da seguire fino alla seduta successiva. Ogni aspetto è curato e non lasciato al caso.